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[10-11-2022] Si è svolta stamattina la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di Faro Job Meeting, l'evento di chi cerca lavoro, promosso dalla direzione aziendale del centro Porte di Mestre, che inaugurava quattro giorni di incontro diretto tra aziende e pubblico del centro in programma da domani 11 novembre e fino a domenica 13.Â
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L'incontro, all'ingresso Porta Bazzera del centro, ha visto un imponente allestimento, con maxi schermo alle spalle del panel di ospiti invitati all'evento e di fronte ad una dozzina di stand di aziende locali e nazionali, preceduti da un bancone di accoglienza e orientamento all'offerta in programma. Una mattinata avviata alle 10.30 che ha visto un giro di interventi e confronti tra relatori e stand, condotto da Laura Gioia di TgCom24, sotto i numerosi obiettivi della stampa presente, insieme al pubblico presente.Â
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Apertura a carico del direttore del Centro, Antonio Impedovo. Palpabile la soddisfazione per la seconda annualità del progetto "destinato ad un pubblico trasversale, di diplomati o diplomandi, laureati/laureandi, ma anche occupati, disoccupati, donne, uomini, giovani", alla ricerca del primo impiego o di una nuova carriera, per una formazione o per iniziare una nuova avventura lavorativa.Â
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Secondo intervento per la consigliera di parità metropolitana, Silvia Cavallarin: "Oggi vediamo esplicitata la responsabilità sociale d'impresa; l'impresa entra in una comunità , fa rete e lascia un messaggio, un servizio", ha esordito, passando poi all'illustrazione dei casi che arrivano al suo ufficio di discriminazioni sul lavoro, per sottolineare che quando le cose non funzionano in azienda, anche un orientamento a trovare di meglio può fare la differenza.Â
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Terzo intervento per Matteo Ribon, di Ecipa, braccio formativo di Cna Veneto di cui è amministratore delegato e che ha descritto una realtà in cui lavoro manuale e di "concetto" concordano aspetti alla pari della qualificazione professionale, non per dividere tra lavoro di basso o alto profilo.Â
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Sono infatti gli strumenti diversi a fare la differenza tra questa distinzione, commentava Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro: "Le qualifiche professionali operative hanno esigenze di essere facilitate a reimpiegarsi, mentre per quelle più di servizio è la manutenzione della loro formazione a costituire la chiave di volta per favorire l'occupazione e contrastare l'assenza di lavoro o l'abbandono alla ricerca". Barone ha dato il polso di un mercato del lavoro afflitto da problemi di demografia, di rivoluzione nei profili professionali, di categorie più deboli rispetto ad altre, ma anche di una grande esperienza acquisita per questi fattori di stress dai Centri per l'impiego gestiti dalla sua struttura per conto della Regione Veneto.Â
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Coworking è la parola chiave per Ilaria Edel Muzzati, general manager di Lemon Business Center, centro per l'appunto di condivisione lavorativa, chiamata a rappresentare il mondo imprenditoriale, che ha ricordato come il Covid abbia fatto da spartiacque anche per il mondo del lavoro e dell'impresa, non solo in quello della società e della salute pubblica, portando alla luce come possano esistere percorsi inediti, inusuali che spingono oltre i limiti posti da una crisi, per quanto pesante: "Le opportunità sono ovunque le si voglia creare e cercare, così come questo progetto Faro Job Meeting, all'interno di un inedito luogo come un centro commerciale che punta all'incontro tra domanda e offerta di lavoro".
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L'iniziativa procede dunque fino a domenica, presenti alle Porte di Mestre fra gli stand la stessa azienda Lemon, quindi Manpower, GiGroup, VeNice, Generazione Vincente, Coworking Cowo, Umana, Progetto Faro, Orienta, Venetex e altre, oltre alle bacheche con gli annunci di ricerca di lavoro: prova provata di nuove opportunità da sondare.Â
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