[27-05-2022] Dopo le strutture antiviolenza dedicate alle donne vittime di violenza di genere o domestica, anche i Centri per il trattamento degli uomini (Ctu) autori di violenza possono contare su una quota di finanziamento delle attività relative al 2021. Si tratta di 140 mila euro, ugualmente ripartiti fra i 7 Ctu veneti, di cui 2 in area metropolitana, a Venezia e a San Donà di Piave.
Di recente istituzione, dopo un puntiglioso monitoraggio concluso nel 2020 dalla Regione Veneto, i Ctu possono considerarsi il pezzo conclusivo del puzzle delle politiche di intervento a contrasto della violenza sulle donne, quello che si pone l'obiettivo di far emergere nell'autore la radice delle motivazioni alla violenza e avviare un percorso di uscita che ne inibisca la recidiva.
Con questo, siamo al secondo finanziamento annuale, dopo quello relativo alle attività del 2020, d'importo più generoso (210 mila euro). L'assegnazione dei 140 mila euro del fondo 2021, che attribuisce ad ogni centro 20 mila euro, viene distribuita in due tranches di cui la prima, già erogata, pari al 60% (84 mila euro) e il saldo a seguito della presentazione della relazione delle attività svolte nell'anno, da inviare alla Regione Veneto entro il 28 febbraio 2023.
I fondi sono destinati ai gestori delle strutture, che per l'area metropolitana sono la cooperativa sociale Iside per il Ctu G.R.U. Gruppo Responsabilità Uomini nel comune di Venezia e la fondazione Ferrioli e Bo per il Ctu Centro Educativo alle Relazioni Affettive (C.E.R.A.) nel comune di San Donà di Piave.
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foto: ultimo pezzo di un puzzle, da pixabay.com