[18-02-2020] La Regione Veneto ha avviato in questi giorni il monitoraggio annuale delle strutture antiviolenza del territorio, con una importante novità. Per la prima volta infatti sono stati chiamati alla conta anche i Centri per il trattamento di uomini autori di violenza, strutture meno note ma certamente complementari - nella lotta al fenomeno della violenza sulle donne - ai Centri antiviolenza e alle case rifugio ad indirizzo segreto, destinate alle sole donne.
Si tratta di un significativo passaggio nelle attività regionali dedicate a questo settore, che si inserisce nelle linee guida nazionali e internazionali, in particolare nell'attuazione della Convenzione di Istanbul del 2011, primo strumento normativo internazionale vincolante per gli stati membri, nella costruzione di un'azione omogenea di prevenzione e protezione delle vittime e di perseguimento degli autori di violenza.
Per partecipare al monitoraggio dei Centri di trattamento per autori di violenza veneti è richiesta la compilazione di una scheda, a cura del soggetto gestore del servizio, dove sono raccolte numerose informazioni, come per esempio, in quale rete antiviolenza il centro è inserito, le figure professionali che vi operano, il metodo di lavoro applicato, lle attività offerte. Sono inoltre richiesti dati circa i servizi offerti (ascolto telefonico, colloqui individuali, con esperti, in gruppo e con le proprie relazioni affettive) e l'utenza servita. La scheda va compilata e inviata alla direzione regionale competente entro il 15 marzo prossimo.
Per quanto riguarda le strutture dei centri antiviolenza e delle case rifugio, il cui monitoraggio è attivo ormai dal 2014, sono in corso con le seguenti scadenze di trasmissione all'ufficio competente:
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