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[13-05-2020] Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di lunedì 11 maggio, arriva un nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che modifica, in chiave di emergenza Covid-19, il precedente emanato a dicembre 2019 e relativo al trasferimento annuale delle risorse per le strutture antiviolenza e le attività di sostegno alle vittime.
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Con il nuovo provvedimento vengono cambiate le priorità di destinazione dei fondi (che si riferiscono al 2019) e si accorciano i passaggi per la richiesta da parte delle Regioni, con una benvenuta accelerazione dei tempi, oltre al sollievo dovuto alllo slittamento dei termini per la consegna delle documentazioni di rito.
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Resta ferma la ripartizione regionale delle risorse che, come riportato qui risultava in aumento del 30% rispetto all'anno precedente, per uno stanziamento complessivo pari a 30 milioni di euro, di cui circa 6,5 destinati alla Regione Veneto, senza dimenticare peraltro che il decreto Cura Italia del marzo scorso aveva assegnato ulteriori 3 milioni di euro da destinare alle case rifugio.
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Il nuovo decreto dispone dunque che le risorse vengano utilizzate prioritariamente per far fronte alle esigenze socio-sanitarie e alle difficoltà operative incontrate dalle strutture per l'impatto da Covid-19, riconoscendone il peso sia sull'entità degli episodi causati dalle misure di contenimento in casa, sia sull'adozione delle misure di distanziamento sociale per l'erogazione del servizio di assistenza e consulenza come dell'ospitalità nelle strutture rifugio.
Cambia infine la procedura, che comprime considerevolmente i tempi e i passaggi ai vari uffici competenti. Ora le Regioni inviano la documentazione che accompagna la richiesta del trasferimento direttamente al Dipartimento per le Pari Opportunità , che restringe i termini per l'erogazione delle risorse, con un risparmio di almeno 6 mesi di tempo rispetto al precedente decreto.
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