11 ottobre, la data che l'Onu ha dedicato alle bambine e alle ragazze nel mondo dal 2012, celebra il primo decennio. Molte le città, i comuni, le associazioni che ne ricordano la ricorrenza e i numeri sempre disastrosi che segnalano la distanza dal mondo ideale di uguaglianza, non violenza e non discriminazione di genere che vorremmo.
Lo stesso segretario generale Onu, Antonio Guterres, lancia un suo messaggio di speranza in questa occasione, esprimendo la sua preoccupazione in particolare per la condizione femminile in Afghanistan, ma certo non per dimenticare la grande e ammirevole battaglia delle donne iraniane che pagano con la loro vita la manifesta ribellione alle imposizioni del regime islamico per il loro abbigliamento e le loro libertà civili, alla ribalta delle cronache internazionali in questi giorni.
L'organizzazione Terre des Hommes Italia, con cui la consigliera di parità ha abbracciato dal 2018 le iniziative in occasione di questa ricorrenza e il manifesto indifesa, pubblica ogni anno il Dossier Indifesa sulle condizioni dei diritti di bambine e ragazze nel mondo. Presentato a Roma il 6 ottobre scorso, il dossier racconta ancora una storia drammatica, ma anche decisi passi in avanti, orientati ad aumentare la partecipazione femminile al lavoro come punto di partenza per ridurre le fragilità e favorire l'emancipazione dell'universo femminile.
Il rapporto esamina tutti gli aspetti che caratterizzano la condizione di subordinazione femminile: matrimoni e gravidanze precoci, mutilazioni genitali, violenza di genere, l'impatto di genere della crisi climatica, il gap nell'educazione finanziaria e nelle discipline scientifiche e tecnologiche come divario aggiuntivo delle già inique condizioni di partenza.
Fra le iniziative di promozione della consigliera con Terre des Hommes Italia, rilanciamo il video prodotto nel 2018 con la partecipazione del personale della Città metropolitana di Venezia, insieme alla foto in alto.