[27-12-2017] - A settant'anni dalla promulgazione della carta fondativa della Repubblica italiana, nel dicembre 1947, entrata in vigore il successivo primo gennaio, non va dimenticato il ruolo delle Madri Costituenti, le 21 donne che hanno partecipato alla sua stesura e dato un contributo determinante a quei lavori nonché alla questione femminile in alcuni importanti passi della Carta.
Certo erano solo 21 su 556 componenti, meno del 4 percento, percentuale che scese ulteriormente nella Commissione dei 75 che aveva il compito di redigere il testo. Qui si ritrovarono in cinque, dalla veneta Lina Merlin a Maria Federici, e poi Angela Gotelli, Nilde Iotti e Teresa Noce. Ma in entrambi i casi una compagine femminile che ha saputo lavorare insieme, superando gli steccati delle appartenenze partitiche e contribuendo a costruire un testo che coniugava una chiarezza espositiva e linguistica forse mai più raggiunta da un testo legislativo, alla esplicitazione di contenuti di alto valore filosofico, morale e civile.
Decisivo il ruolo di queste donne per quella norma fondamentale di riconoscimento dei principi di parità e uguaglianza che è l'articolo 3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione (...)". E' attribuito alla veneta Merlin il merito di aver inserito "di sesso", primo tra i fattori di discriminazione che impediscono per l'appunto la piena dignità sociale e l'uguaglianza di fronte alla legge tra uomini e donne e alla giovanissima, venticinquenne, Teresa Mattei di rilevare, al successivo comma 2, le condizioni che lo Stato si impegna a rimuovere per garantire il rispetto di quei principi. A Maria Maddalena Rossi (dell'assemblea costituente) quello di sancire l'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi presente all'articolo 29 e a Maria Federici il principio di parità tra lavoratore e lavoratrice contenuto all'articolo 37, ma anche nell'accesso agli uffici pubblici e agli incarichi elettivi al successivo articolo 51.
Numerose le iniziative in corso, avviate già nel 2016 dalle massime istituzioni dello Stato, ora in pieno svolgimento, a partire da Il viaggio della Costituzione promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che porterà in dodici città italiane il testo della Carta costituzionale e che approderà anche a Venezia.
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