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[25-07-2017] - Istituito nel 2006, il numero antiviolenza 1522 è il servizio di contatto telefonico gratuito, attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette e valido su tutto il territorio nazionale, per fornire consulenza, aiuto e orientamento alle vittime di violenza e di stalking in cinque lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. Per la sua gestione sono richieste operatrici formate, in grado di gestire le segnalazioni e le richieste di aiuto orientando l’utenza verso i servizi territoriali adeguati (strutture sanitarie e di rifugio e antiviolenza, forze dell’ordine, altri servizi pubblici dedicati), un sistema infrastrutturale tecnologico in grado di gestire il traffico delle chiamate in entrata e la gestione dei dati di monitoraggio del servizio.
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Sono queste in sintesi le dotazioni minime chieste dall’Avviso per manifestazione di interesse per l’affidamento del servizio di gestione del call center dedicato al numero di pubblica uitlità 1522 a sostegno delle vittime di violenza di genere e stalking pubblicato in questi giorni in Gazzetta Ufficiale e disponibile sul sito del Dipartimento per le pari opportunità . L’avviso intende raccogliere potenziali gestori, competenti ed esperti sul campo, in possesso dei requisiti di regolarità contabile, fiscale, gestionale e a norma in materia di sicurezza del luogo di lavoro, cui sottoporre successivamente il bando di gara con relativo capitolato d’appalto per la gestione vera e propria del servizio, che parte da una base d’asta di 475 mila euro, oltre IVA. Oltre alla domanda i partecipanti dovranno anche sottoscrivere il patto di integrità .
Scadenza: 3 agosto 2017
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Nasce invece dal piano nazionale straordinario contro la violenza e dagli impegni assunti con la ratifica della Convenzione di Istanbul del 2011 il secondo bando emanato sempre dal Dipartimento per le pari opportunità per il “finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne”, che promuove sei linee di intervento: dai progetti di inserimento lavorativo, al sostegno alle detenute, comprese coloro che vivono la condizione di disforia di genere, alle migranti, alle donne soggette a violenza cosiddetta economica, agli uomini maltrattanti e per attività di informazione, sensibilizzazione e promozione di una cultura contraria alla violenza di genere.
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Soggetti destinatari del finanziamento, che ammonta complessivamente a 10 milioni di euro, con plafond diversi a seconda della linea di intervento scelta, saranno gli enti gestori delle strutture antiviolenza, ovvero gli enti locali in forma singola o associata, le associazioni organizzazioni e cooperative sociali operative ed esperte sulla materia, le università statali e private ed altre forze sociali, anche distintamente per linea d’intervento.
La domanda di finanziamento dovrĂ essere inoltrata dal capofila di progetto entro il 30 settembre 2017 con spedizione del progetto su supporto cartaceo e su Cd, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, da cui dipende il Dipartimento per le Pari OpportunitĂ . Â
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Per consultare i bandi e avvisi in corso d'anno su questo sito visita la paginaÂ
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