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[03-09-2019] Da venerdì 6 a domenica 8 settembre, l'associazione di promozione sociale Il Portico di Dolo invita alla tradizionale festa annuale, nella bella sede di via Brentabassa.Â
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Tre giorni ricchi di appuntamenti, di musica, convivio e approfondimenti, realizzati da un gruppo di volontari sempre più impegnati e culturalmente vivaci. Dall'anno scorso poi, il calendario si è arricchito di un appuntamento dedicato alla "educazione alle differenze", dal titolo Luna Nuova, che sonda le tematiche di genere e quest'anno porta sul palco, nel pomeriggio di sabato 7 settembre alle 17, il tema degli uomini che commettono violenze. A parlarne ci saranno Marco Deriu, sociologo dell'università di Parma e componente dell'associazione Maschile Plurale, realtà di punta in Italia sul rapporto tra maschilità e violenza di genere e Beppe Pavan, fondatore del gruppo Uomini in cammino, che parlerà dei gruppi di auto-aiuto per uomini maltrattanti. Ci sarà anche il punto di vista di Adriana Sbrogiò, presidente dell'associazione culturale Identità e differenza, che parlerà di consapevolezza femminile. Modera Lavinia Vivian, presidente della Commissione pari opportunità di Mira.
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Altri temi: il nuovo servizio civile universale (Scu), di cui l'associazione è capofila per la città metropolitana di Venezia, in apertura di programma, nella mattina di venerdì 6 settembre e di seguito il racconto della cooperazione con il fotoreporter Andrea Signori e le testimonianze di viaggio dell'associazione Jardin de los ninos, mentre, domenica pomeriggio, si celebra il momento di chiusura del progetto Il vestito di Arlecchino, rete regionale per la promozione e l'inclusione di persone in situazione di marginalità , con i rappresentanti delle associazioni aderenti al progetto.Â
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Con il patrocinio del Comune di Dolo, la festa annuale diventa anche il momento congressuale dei soci, che si svolgerà  tra venerdì e sabato, occasione per fare il punto su una realtà attiva da quasi 40 anni contro l'emarginazione e a fianco delle persone con varie disabilità , una realtà che, dice il suo presidente, Alessandro Gozzo, accoglie oggi molte più persone in difficoltà in un contesto in cui gli altri, i cosiddetti normodotati, sono diventati minoranza rispetto al passato; una situazione "non più ottimale per una buona integrazione anche se, paradossalmente, è frutto del fatto che le persone fragili si trovino bene in questo contesto, spargano la voce e aumentino di anno in anno".Â
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Difficolà  che comunque non scoraggiano i 4 gruppi di volontari che si alternano nell'organizzare incontri e attività di socializzazione, come questo appuntamento che vede ogni anno crescere la partecipazione di pubblico e le occasioni per stare bene insieme.Â
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