14-02-2017 - Promosso dalla Consigliera nazionale di Parità Francesca Bagni Cipriani e condiviso dalla rete delle Consigliere regionali, metropolitane e provinciali, il comunicato "In attesa dell'8 marzo" mette l'accento sul fenomeno della violenza sulle donne, come "problema strutturale della società" ed effetto diretto delle discriminazioni di genere, non certo distanti o diverse dal contrasto alle discriminazioni in ambito lavorativo su cui queste figure esercitano il proprio mandato per conto del Ministero del Lavoro.
Per questo motivo, le Consigliere, richiamandosi alla loro esperienza e riferendosi alla recente Risoluzione Europea del 13 settembre scorso sulla "Creazione di condizioni del mercato del lavoro favorevoli all'equilibrio tra vita privata e vita professionale", pongono l'accento sull'esigenza di "una politica meno frammentata che abbia come obiettivo il perseguimento della realizzazione dei contenuti" di questa pronuncia europea.
Le Consigliere esprimono il loro apprezzamento anche per le recenti innovazioni introdotte dalle leggi di stabilità 2016 e 2017 (ne abbiamo parlato qui), suggerendo strumenti e criteri d'intervento che portino le politiche conciliative al centro dell'agenda, per favorire responsabilità sociale d'impresa verso un mercato del lavoro più innovativo e paritario, infrastrutture e servizi all'infanzia, più equa distribuzione dei carichi di cura tra uomini e donne, promozione di una cultura antidiscriminatoria.
Coglie infine l'occasione, la Rete delle Consigliere, per aderire all'iniziativa promossa dal movimento "Ni Una Menos" (Non Una di Meno in Italia) che, nato in Argentina, ha contaminato decine di paesi e tante associazioni e movimenti per dire no alla violenza maschile sulle donne il prossimo 8 marzo.