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[20-11-2020] Non c'è spazio per la rassegnazione nel novembre donna 2020. Fioccano infatti le iniziative dedicate alla giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, con il massiccio contributo di  singole, associazioni e istituzioni. Con un inevitabile cambio di passo rispetto a prima della fase di emergenza epidemiologica.
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In area metropolitana Comuni e istituzioni scolastiche sono attivissime. Il capoluogo per esempio, giĂ a partire dal 20 e fino al 30 di novembre ha deciso di illuminare di arancione le sedi istituzionali.
A Venezia effetto yarn bombing per amanti dei lavori a maglia e uncinetto, garantito grazie all’iniziativa promossa da una docente del liceo Marco Polo che coinvolge gruppi e singole di tutti gli angoli della cittĂ . Per campi, calli e ponti sarĂ un fiorire di rose e altri fiori rossi e viola sapientemente filati: iniziativa che rientra nel progetto Roses against violence lanciato e diffuso dai canali social (pinterest, instagram e facebook), ma esperienza raccontata anche qui, su ilmetropolitano.itÂ
Più tradizionale nell’espressione ma interessante nei contenuti, il Comune capoluogo coinvolge il suo servizio civile con la proposta di due incontri/racconti sotto il titolo “Che genere di parole!”, scegliendo uno degli elementi più resistenti alla cultura di genere, quello del linguaggio, per parlare di violenza sulle donne nel lavoro e nel racconto che ne fanno i media, in due appuntamenti che si terranno il 20 e il 25 novembre (iscrizioni su iniziative.scu@comune.venezia.it, per saperne di più: https://live.comune.venezia.it/2020/11/che-genere-di-parole
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Una maratona con letture da parte di cittadine e cittadini e rappresentanti delle istituzioni e il supporto del Consiglio comunale di Venezia, è in programma dal Caffè Diemme dell'M9, attraverso una diretta streaming dalla pagina facebook del gruppo Mestre Mia, che promuove l'iniziativa.Â
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Nel Miranese, il Comune di Noale mantiene alta l’attenzione sul tema, anche grazie all’attivissima rete della Commissione intercomunale per le pari opportunitĂ del Miranese, con sette comuni del territorio e la presenza forte della cooperativa Iside antiviolenza. Fra le iniziative quella delle “pastine solidali” marcate con il colore rosso, coinvolgendo le pasticcerie locali a commemorare così la giornata: il dolcetto sarĂ Â in vendita dal 20 al 30 novembre e parte del ricavo verrĂ destinato al Centro antiviolenza Sonia per il tramite della Cooperativa Iside. Arte e violenza è la connessione creata poi da due artiste che presenteranno rispettivamente una video installazione sul femminicidio presso la Torre dell’Orologio e un “omaggio artistico” alla cittadina dei Tempesta. Il 26 novembre invece l’incontro sul Codice Rosso, l’ultima legge in tema di violenza sulle donne, che verrĂ illustrata online. Non solo: Noale mette a disposizione dei Comuni che ne fossero interessati le mostre Toys e della iconica disegnatrice femminista Anarkikka, un’occasione da sfruttare. Mirano il 25 si veste di rosso, a partire dal palazzo comunale con lo striscione Fermiamo La Strage e con drappi e "scarpette rosse" nelle vetrine dei punti commerciali della cittadina che aderiranno all'invito dell'amministrazione, mentre le panetterie utilizzeranno i sacchetti del pane con le informazioni utili per contattare il Centro antiviolenza Sonia, distribuiti dalla commissione pari opportunitĂ .Â
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In Riviera del Brenta, con la recente costituzione della commissione intercomunale per le pari opportunità capofilata dal Comune di Mira, si accendono nuove idee per il Novembre Donna. La proposta vede ancora la presenza di Iside antiviolenza, che gestisce lo sportello locale antiviolenza e che propone un kit di comunicazione, da distribuire a tutti i Comuni (e alla Consigliera di parità metropolitana, che ha aderito all’iniziativa) per il lancio quotidiano sui propri canali social e internet di messaggi mirati contro la violenza economica sulle donne, sensibilizzando su un aspetto meno evidente nel mainstreaming della comunicazione di massa su questo fenomeno. Tra i nodi della rete della commissione, dove, come già illustrato,  sono presenti 10 Comuni e altri 8 partners, ecco l’associazione Soroptimist, che sta perfezionando l’iniziativa Una stanza tutta per sé, per l’allestimento di una stanza presso la Caserma dei Carabinieri di Mira, destinata all’accoglienza delle donne che sporgono denuncia di violenza, che sarà pronta entro il mese, a servizio di entrambe le aree della Riviera del Brenta e del Miranese.  Dal canto suo, l’amministrazione comunale di Dolo propone una lettura di storie di donne nel parco della biblioteca comunale da parte di assessore e consigliere e lo streaming dello spettacolo “Ti amo da morirne” sulla pagina facebook. Il 26 invece, il consiglio comunale presenta il protocollo d'intesa per lo sportello antiviolenza. E ancora per Mira e Pianiga adesione alla giornata con la speciale illuminazione della sede istituzionale.
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Uno sguardo infine a sud della laguna, a Chioggia, dove è partita la rassegna “Tre sguardi sulla violenza”, incontri formativi in webinar sulla violenza di genere in programma il 18 e il 27 novembre e il 4 dicembre, organizzati dal Centro antiviolenza Civico Donna. Il programma qui. Altra iniziativa dal Centro antiviolenza, alle 18 del 25 novembre, in diretta dalla pagina facebook in conversazione con l'attivista e autore del libro "Io sono mia. Donne e centri antiviolenza, storie di rinascita": appuntamento alle ore 18. Â
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Ca' Foscari propone un doppio evento nella giornata clou del 25 novembre. Alle 10.30 la videoconferenza Il tempo delle donne? per un giro di testimonianze che attraversa diversi settori e discipline: commercio, diritti sessuali e riproduttivi, tecnologie a finanza, diritto, migranti ecc.; nel pomeriggio alle 15, altra videoconferenza La Violenza assistita, con l'Ordine Avvocati di Venezia, la Camera penale veneziana, il centro antiviolenza di Treviso e la Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d'odio.Â
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ultimo aggiornamento: 24/11/2020
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foto: Dolo, viaMatteotti, opera di street artist su panchina: La violenza è una mancanza di vocabolario
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