Cavallarin: "Parità e conciliazione, fattori di sviluppo produttivo"

Silvia Cavallarin

16-02-2017 - All'indomani del suo insediamento nella sede della Città metropolitana di Venezia, la Consigliera di parità Silvia Cavallarin inquadra le strategie e le priorità che saranno alla base delle attività di mandato: “I temi della parità, delle pari opportunità e della conciliazione escono da un’ottica riduttiva di ricerca di soluzioni per esigenze e bisogni personali del soggetto femminile, per divenire fattori di innovazione del sistema produttivo e del tessuto sociale, elementi essenziali di un sistema integrato di politiche imprenditoriali, sociali, di sviluppo, più rispondenti sia alle esigenze di crescita e di competitività del territorio". 
 

"La sfida è, allora - prosegue la Consigliera - quella di giungere all’individuazione di strumenti e metodologie che, operando a favore e in forma esplicita per l’uguaglianza di genere, operino per eliminare differenze e discriminazioni, superando ottiche settoriali e non comunicanti fondate su quella falsa idea che interpreta l’uguaglianza di opportunità esclusivamente come superamento di situazioni di svantaggio dello "specifico femminile". Questo significa realizzare e sollecitare una sensibilità alla promozione e alla diffusione di una cultura di parità come strategia di responsabilità sociale attraverso il miglioramento della qualità del lavoro e della vita per tutti, indicando come utile e vantaggiosa l’attenzione alla parità e l’adozione di un modello non solo di “responsabilità di genere”, ma anche di “governance responsabile della parità”, importante sarà perciò il coinvolgimento delle imprese del territorio". 
 

Si impone dunque, secondo la Consigliera, un cambio di mentalità: "La specificità di rivolgersi alla componente femminile significa, allora, considerare le donne non come un gruppo a sé  ma come soggetti che devono poter partecipare insieme e con la stessa dignità degli altri alla vita pubblica, sociale, civile, economica, in un quadro complessivo di pari opportunità per tutti".
 

A dimostrazione di quanto dichiarato, Silvia Cavallarin richiama le ultime novità introdotte dalla legge di stabilità 2017 in materia di ricollocazione nel mondo del lavoro.  Tra gli incentivi all’assunzione è stato infatti confermato e prorogato anche il bonus per i datori di lavoro del settore privato che diano occupazione a donne di qualsiasi età, disoccupate, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi. 
 

Requisito che scende a sei mesi nel caso in cui l’assunzione riguardi donne disoccupate residenti in aree svantaggiate individuate dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale per il periodo 2014-2020 (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e alcune zone specifiche di Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Abruzzo, Molise, Lazio, Liguria, Lombardia), oppure se l’assunzione avviene in particolari settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere. 
 

L’agevolazione spettante al datore di lavoro del settore privato si traduce in uno sgravio contributivo pari al 50%:

  • per 12 mesi in caso di contratto tempo determinato;
  • per 18 mesi in caso di assunzioni a tempo indeterminato;
  • fino al 18° mese dalla data di assunzione in caso di trasformazione del contratto da tempo determinato a indeterminato.

Per fruire del beneficio è necessario presentare apposita domanda di ammissione compilando ed inviando per via telematica, prima della denuncia contributiva, il modulo disponibile nel “Cassetto previdenziale aziendale” presente sul sito Inps. L’Istituto, una volta ricevuta la domanda, verificherà la presenza dei requisiti e quindi concederà il bonus.
 

 

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