Vigilanza sul lavoro

persone speciale diverse (foto di Katie White da pixabay.com)

 

La consigliera di parità metropolitana, nell'ambito delle funzioni di controllo sui divari di genere nei luoghi di lavoro, collabora con due importanti servizi territoriali che operano in materia di vigilanza sul lavoro e di tutela di chi lavora, condividendo gli specifici obiettivi legati al perseguimento del benessere lavorativo e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di parità di trattamento e di contrasto alle discriminazioni.

 

Gli enti territoriali coinvolti sono:

  • l'Ispettorato del Lavoro territoriale, agenzia del Ministero per il lavoro e le politiche sociali
  • lo Spisal dell’Aulss 3 Serenissima, dipartimento di prevenzione

 

La collaborazione si concretizza nella consultazione e nello scambio di informazioni e analisi, relativamente a  quei casi che  presentano problematiche comuni o affini alle diverse competenze istituzionali, allo scopo di orientare  il lavoratore/la lavoratrice verso l’ufficio  più opportuno, oppure  per integrare i rispettivi interventi, potenziandone  l’efficacia. Lo scambio si realizza nel pieno rispetto delle normative sulla privacy e previo consenso espresso dei/delle utenti.  

 

Ecco alcune delle attività che possono integrare le competenze della consigliera di parità con:

  • Ispettorato del lavoro (agenzia territoriale per l’area veneziana): rispetto delle norme e degli istituti contrattuali, in particolare per le dimissioni in maternità, congedi parentali, discriminazioni per maternità o paternità; rilevazione di squilibri di genere nei luoghi di lavoro; violazione della normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzia contro le discriminazioni; acquisizione  di  informazioni in merito all’occupazione maschile e femminile nelle imprese, allo stato delle assunzioni, alle condizioni di lavoro  e formazione professionale, al divario retributivo. 
     
  • Spisal (per l'area metropolitana dell'Ulss 3): rilevazione di disagio lavorativo, mobbing, stress psico-sociale e malattie correlate; rispetto della normativa sulla sicurezza  con particolare riferimento alle condizioni  a tutela della maternità per rischi lavorativi e danni alla salute; vigilanza e controllo ai fini della rilevazione delle malattie professionali anche attraverso la competente commissione medica; consulenza multidisciplinare di medicina e psicologia del lavoro.

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Per saperne di più

 

Foto: Marie Katie per pixabay.com

aggiornamento al 25/01/2024