La rete degli Spisal e le Consigliere di parità: incontro in Regione

un momento dell'incontro tra le consigliere (foto grande) e lo Spisal (riquadro)

[19-04-2018] - Su invito della Consigliera regionale di parità, Sandra Miotto, si è tenuto nella mattinata di mercoledì 18 aprile nella sede Grandi Stazioni della Regione Veneto, un incontro tra la rete regionale degli Spisal - i servizi delle Ulss adibiti alla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro - e la rete delle Consigliere di parità provinciali e della Città metropolitana di Venezia.
 

L’incontro intendeva mettere a fuoco punti di contatto e opportunità di collaborazione tra i due tipi di competenze, entrambe al servizio di lavoratori e lavoratrici, secondo diversi approcci tesi a rilevare le problematiche che possono nascere in relazione alle strutture e alla gestione organizzativa nei luoghi di lavoro: dallo stress lavoro correlato e disagio o malessere organizzativo alle condizioni di igiene e sicurezza.
 

A presentare attività e problematiche degli Spisal, Liviano Vianello, responsabile di Medicina del lavoro presso l’Ulss 6 Euganea (ex 16 Padova), affiancato da Antonia Ballottin, dello Spisal di Verona, incaricata regionale per coordinare le direttive nazionali con le attività locali di questi servizi. Con loro un gruppo di psicologhe ed esperte in medicina del lavoro delle Ulss di Vicenza, Treviso e Rovigo e Anna Lombardo, per il Centro regionale di riferimento per l’ergonomia occupazionale (Crreo).   
 

Due i livelli di intervento degli Spisal: si parte dagli sportelli insediati in ciascuna Ulss e gestiti da medico e psicologo del lavoro per funzioni di ascolto, orientamento e prima valutazione dei casi che si presentano e verificare presenza ed  entità della conflittualità organizzativa denunciata dall’utente. Si passa poi al secondo livello, presso un centro specializzato per una valutazione più approfondita da parte di un'équipe specialistica. Qui vengono messi in campo anamnesi lavorativa, test psicodiagnostici di valutazione della sofferenza del lavoratore/lavoratrice, in base ai quali procedere al sopralluogo in azienda che consenta di verificare l’ambiente di lavoro, le ricadute sui colleghi, le interrelazioni tra gli stessi e il datore di lavoro: un esame che può mettere in luce contraddizioni come ulteriori elementi di sofferenza o di stress. Il percorso può giungere fino alla diagnosi di malattia professionale con il successivo passaggio all’Inail per le relative pratiche di riconoscimento ed eventuale rilascio di indennità.
 

Dal monitoraggio per il triennio 2014-2016 gli sportelli Spisal (primo livello) hanno affrontato 756 casi, con una prevalenza femminile (il 63% degli accessi). Si tratta per il 65% di personale proveniente dal mondo del lavoro privato, che vede una maggiore sofferenza nei comparti dell’alberghiero, manifatturiero, ma anche sanità e vigilanza privata. Ai Centri – secondo livello – il volume di interventi è stato pari a 222 nello stesso periodo, di cui solo 22 diagnosticati come malattia professionale e non tutti poi effettivamente certificati da Inail.
 

Molti i punti in comune con le trattazioni dei casi che giungono alle Consigliere, a partire dalla predominante componente femminile che si presenta in ufficio. Fenomeni come maltrattamenti e molestie, maternità come fonte di discriminazioni e licenziamenti, varie forme di mobbing e vessazioni, hanno fatto emergere diversi punti di contatto, come anche la presenza di patologie psichiatriche di diversa gravità e di difficile gestione nell'ambiente di lavoro, come sul fronte della diagnosi e della cura. Dell'attività e delle criticità affrontate presso gli uffici delle Consigliere di parità, ne hanno parlato estesamente Grazia Chisin, consigliera della Provincia di Vicenza; Anna Maria Barbierato della Provincia di Rovigo; Paola Poli per Verona. Ampio spazio è stato dato inoltre al tema delle molestie, anche sessuali, e delle donne vittime di violenza per le problematiche specifiche.
 

Per la Consigliera di parità regionale Sandra Miotto, molte le opportunità di sinergia e di lavoro insieme con gli Spisal e in rete anche con gli altri attori che a diverso titolo operano negli ambiti del lavoro e delle professioni con questo tipo di utenza. Sul tavolo si sono affacciate nuove occasioni di incontro e varie ipotesi di lavoro, a partire dalla sottoscrizione di un protocollo d’intesa in grado di mettere a sistema le diverse competenze e conoscenze, ma anche sessioni di formazione reciproca e attività di promozione e sensibilizzazione, messe in agenda già dalle prossime settimane.

 

 

Foto: il tavolo con le consigliere, di fronte a sin. la Consigliera di parità regionale Sandra Miotto. Nel riquadro il responsabile Spisal dell'Ulss 6, Liviano Vianello e Antonia Ballottin dello Spisal di Verona

 

 

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